La Nuova Fiat 500 detta anche cinquino, per distinguerla dalla prima 500 del 1936 chiamata “Topolino”, nacque dalla matita di Dante Giacosa (1905- 1996).
Dante Giacosa, ingegnere della Nuova Fiat 500
Ingegnere e designer italiano, Giacosa è considerato uno dei maestri della scuola motoristica nazionale e colui che, per primo, contribuì a soddisfare il bisogno crescente di mobilità degli italiani, negli anni del boom economico.
Erano passati solo due anni dall’uscita della Nuova Fiat 600, e il lancio di un modello simile era parso a molti insensato, in quanto si pensava che avrebbe finito per far concorrenza all’altro.
Una nuova percezione del territorio
Invece, il lancio della Nuova Fiat 500, il 4 luglio 1957, rafforzò il concetto di cambiamento legato alla fruizione e alla percezione del territorio da parte degli italiani. Il circolare, sempre più massiccio, della Nuova Fiat 500, accanto a quello, più modesto, della 600, innescò anche uno sviluppo delle infrastrutture e delle attività economiche a esse correlate.
La nuova Fiat 500 come status symbol
Lo sviluppo delle utilitarie, in particolare, favorì la ricerca nella produzione di vetture di serie. Il risultato fu un’auto rivoluzionaria per il design semplice e le dimensioni compatte, oltre che per il prezzo competitivo.
La Nuova Fiat 500 incarnò questo passaggio epocale divenendo un vero e proprio status symbol, un simbolo di rinascita dopo gli anni della guerra.
Il Centro Stile Fiat
Un altro step molto importante fu quello di affidare la caratterizzazione della vettura al design della carrozzeria. Nel 1958, nacque così anche il Centro Stile Fiat sul modello dello Styling Section della General Motors.
Il primo Centro Stile Fiat, concepito come organizzazione autonoma, fu inquadrato nell’organizzazione della Direzione Superiore Tecnica Autoveicoli e rispondeva direttamente all’ingegnere Dante Giacosa.
L’organizzazione del Centro Stile Fiat
Vi operavano circa ottanta persone, suddivise in otto sezioni, in grado di plasmare la carrozzeria dell’utilitaria. Il Centro Stile Fiat comprendeva un ufficio stilisti e disegnatori, il reparto modellazione in plastilina e in gesso, il reparto falegnameria, a cui poi s’aggiunse il reparto battitura lastra, assemblaggio e saldatura. Completavano la sezione, il reparto verniciatura e il reparto selleria.
Durante i primi anni, il Centro si avvalse anche della consulenza del carrozziere Mario Felice Boano, diventando anche luogo di formazione per alcuni dei più noti designer automobilistici del tempo, tra cui Fabio Luigi Rapi e Giorgetto Giugiaro.
La progettazione della Nuova Fiat 500
La Nuova Fiat 500 fu progettata con un motore posteriore da 479 centimetri cubici, 13 cavalli di potenza e una velocità massima di 85 km all’ora. L’auto fu omologata inizialmente per ospitare solo due passeggeri. Questo perché il sedile posteriore era limitato a una piccola panca.
Descrizione della Nuova Fiat 500
Le forme dell’auto erano arrotondate e sinuose, come imponeva il mood di prosperità dell’epoca. Peculiarità dell’utilitaria era il tetto apribile, che in estate permetteva di godersi il vento tra i capelli.
Il modello di lancio del 1957 proponeva un tipo di autovettura piuttosto lineare ma al prezzo relativamente accessibile di 490.000 lire. All’inizio le vendite stentarono a decollare.
Il prezzo della Nuova Fiat 500
Il modello dell’auto era piuttosto spartano e il costo un po’ alto rispetto per lo stipendio medio di un operaio dell’epoca, intorno alle 40 mila lire al mese. Così dopo pochi mesi la Fiat corse ai ripari, abbassando il prezzo a 465 mila lire, dopo aver apportato alcune modifiche.
La panchetta posteriore venne sostituita con un sedile omologato e imbottito, per accogliere fino a quattro persone nell’auto. I vetri divennero apribili e il motore raggiunse i 15 cavalli di potenza.
Il boom delle vendite della Nuova Fiat 500
Apportando significative modifiche agli interni e al motore, la Nuova Fiat 500 riuscì a garantirsi così l’approvazione del grande pubblico, raggiungendo il boom delle vendite tra gli anni 1965 e 1972. La produzione terminò nel 1975, dopo aver raggiunto i 3,6 milioni di unità.
Nel 2007, la Fiat propose una nuova edizione della 500, denominata 312, in cui riprese le forme del modello storico. Una 500 rinnovata che nel 2020 è diventata anche ibrida, elettrica ed ecologica, grazie alla collaborazione con Kartell.
Il premio Compasso D’Oro
La Nuova Fiat 500, distinguendosi sul mercato per funzionalità e design, vinse, nel 1959, il premio Compasso D’Oro, che, per la prima volta, premiava un’autovettura e non altri prodotti industriali, come imponeva la tradizione.
Esposizione e riconoscimenti della Nuova Fiat 500
Oggi la Nuova Fiat 500 è parte della collezione permanente del MoMA di New York, contribuendo ad ampliarne la collezione sulla storia del design automotive.
Nel corso degli anni, la Nuova Fiat 500 si è aggiudicata ben ottanta premi internazionali, fra cui l’Auto dell’Anno 2008, il World Car Design of the Year 2009 e il Best New Engine 2010.
Nel 2015, la Nuova Fiat 500 è stata inoltre raccontata in un libro, “Fiat 500. The design book”, per la penna di Enrico Fagone, edito da Rizzoli.
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